Benessere e Crescita Personale
Investire sulla propria salute psicologica significa giovare in benessere e crescere a livello di qualità di vita, autostima, serenità. Il primo passo potrebbe essere migliorare il rapporto con gli eventi della vita imparando a non farsi travolgere o dominare da essi ma, piuttosto, a trarre degli insegnamenti anche da ciò che è negativo.
Puntare sulla proattività, intesa come “abilità di reagire agli eventi in maniera attiva cercando di produrre un cambiamento positivo e significativo”, significa dare il massimo di se stessi ed essere efficaci.
Il benessere è armonia, significa imparare a stare bene con se stessi ascoltando le necessità e i bisogni del proprio corpo e della propria mente, trovando un equilibrio tra le richieste della vita quotidiana e quelle del mondo interno.
La crescita personale rientra più nello sviluppo e nella realizzazione di sé. Essa è arricchimento e maturazione delle potenzialità e delle risorse che si possiedono.
Puntando su se stessi, non solo si migliora il modo di vivere e la fiducia in sè, ma si accresce: la produttività sul posto di lavoro, la memoria, l’attenzione, la gestione dello stress e dell’ansia, la prestazione sportiva, la salute fisica, la concentrazione, il coordinamento, la creatività, lo studio. Si rallentano, di conseguenza, gli effetti dell’invecchiamento cognitivo.
Perché rivolgersi allo psicologo
Non è mai troppo tardi per volersi bene e regalarsi un sorriso. L’intervento dello psicologo può essere utile nell’aiuto, riscoperta e ricostruzione di se stessi e del proprio valore. Insieme si potrà strutturare un percorso di acquisizione di strumenti pratici ed efficaci per poter migliorare la propria qualità di vita
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– SUPPORTO PSICOLOGICO A COLORO che vivono/hanno vissuto un evento traumatico (tumore, incidente, perdita di una persona cara, aborto, disabilità fisica grave, stress)
– SUPPORTO PSICOLOGICO AI FAMILIARI delle persone che vivono/hanno vissuto un evento traumatico
– CONSULENZA PSICOLOGICA per la gestione dello stress e l’identificazione di strategie
– SOSTEGNO PSICOLOGICO per la scoperta, abilitazione e/o riabilitazione delle risorse personali
– PERCORSI MOTIVAZIONALI e DI ACCETTAZIONE del cambiamento(competenze di comunicazione efficace, di gestione dei conflitti, di capacità assertive)
Psiconcologia
La Psiconcologia si rivolge alle persone coinvolte (direttamente come il paziente e indirettamente come i familiari) in una diagnosi di tumore. Essa inoltre aiuta nella gestione delle conseguenze psicologiche, emotive, cognitive, sessuali e sociali causate dal cancro e approfondisce l’impatto che la malattia oncologica ha sulla vita di coloro che si trovano ad affrontarla.
Chi ha un tumore esprime, oltre ai bisogni fisiologici e assistenziali normali, anche l’esigenza di migliorare la qualità dell’alimentazione o del sonno o sessuale, di sostegno economico, di rassicurazione e vicinanza emotiva. Per chi ha un tumore è altrettanto fondamentale poter condividere i propri vissuti e turbamenti e poter ritrovare nella giornata attività e impegni che gli diano soddisfazione o gli regalino quella ‘coccola’ che allevi e lo distolga – almeno in parte – da quel “tutto-malattia” che ingombra la routine.
I familiari, al tempo stesso, non sono “immuni” allo stravolgimento che una malattia, come quella oncologica, comporta. Bisogna tenere in considerazione che la famiglia stessa è una risorsa essenziale nel processo di miglioramento del parente malato. Essa vive problematiche specifiche e, per la complessità stessa della situazione, è necessario che vada adeguatamente supportata affinché non viva l’assistenza in solitudine. Il familiare principalmente designato all’assistenza del malato (caregiver) si trova a doversi far carico dei bisogni del paziente sia sotto l’aspetto delle cure di base che del supporto emotivo. Gravano su di lui responsabilità fisicamente ed affettivamente molto impegnative; egli non ha una formazione specialistica per ricoprire questo ruolo ed è molto coinvolto dal punto di vista emotivo. E’ quindi giusto e necessario ridare al familiare il suo ruolo principale di parente e alleggerire quello di “infermiere”.
Perché rivolgersi allo psicologo
La diagnosi oncologica irrompe e stravolge la vita della persona malata tanto quanto quella della famiglia, ci si sente isolati e “persi”. E’ necessario, dopo un iniziale e normale periodo di smarrimento – rabbia – paura, cercare di adattarsi ai cambiamenti che la malattia e il percorso di cura richiedono, ritrovando in sé e nella rete sociale, le risorse adeguate per affrontarli. Con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita, essere maggiormente informati e sentirsi meno isolati nell’affrontare questo periodo, potrebbe costituire un notevole aiuto affiancare alle terapia mediche quelle psicologiche.
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– SOSTEGNO PSICOLOGICO INDIVIDUALE per l’accettazione e la gestione della malattia in tutte le fasi del percorso di cura; per la scoperta, abilitazione e/o riabilitazione delle risorse personali
– SUPPORTO PSICOLOGICO ALLE FAMIGLIE/AL CAREGIVER di coloro che hanno patologia oncologica
– ASSISTENZA DOMICILIARE (intervento psicologico presso l’abitazione del paziente che si trova in situazione di fragilità, di non autosufficienza parziale o totale)
– GRUPPI DI SOSTEGNO e AUTO MUTUO AIUTO
– INCONTRI INFORMATIVI e FORMATIVI di psiconcologia (per pazienti e familiari o per operatori nell’ottica di migliorare la relazione con il paziente)
Lutto
L’esperienza del lutto porta con sè la sofferenza per la perdita della persona cara e la paura derivante dal contatto emotivo con l’idea della propria morte.
Inoltre il lutto può creare, in chi lo vive, senso di impotenza e di colpa per non essere riusciti a fare abbastanza per evitare la morte dell’altro e di essere sopravvissuti alla sua dipartita. Provare a dimenticare, viene vissuto come un attacco alla persona che se ne è andata, un abbandono intenzionale. È quindi necessario e fondamentale darsi il tempo per lavorare sul proprio lutto e per esprimere il dolore causato dalla perdita.
Perché rivolgersi allo psicologo
Il lutto è un percorso difficile che, per non diventare sofferenza patologica, a volte ha bisogno dell’aiuto e del sostegno di un professionista. Elaborarlo e gestirlo permette che esso non si incisti nel vissuto della persona e che non riemerga nel percorso di vita.
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– CONSULENZA e SOSTEGNO PSICOLOGICO INDIVIDUALE PER ADULTI o MINORI per la gestione e l’elaborazione del lutto
– SOSTEGNO PSICOLOGICO INDIVIDUALE o IN PICCOLI GRUPPI PER PERSONE e OPERATORI SANITARI che svolgono la loro attività in realtà che li mettono spesso in contatto con il lutto (reparti di cure palliative, hospice, lungo-degenza, geriatria, associazioni di volontariato)
– ASSISTENZA DOMICILIARE (intervento psicologico presso l’abitazione del paziente che si trova in situazione di particolare fragilità, di non autosufficienza parziale o totale)
– GRUPPI DI SOSTEGNO e AUTO MUTUO AIUTO
Sessualità
La sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano per tutto l’arco di vita e abbraccia differenti dimensioni: il sesso, le identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione.
Viene sperimentata ed espressa con pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni.
La sessualità quindi è fondamentale per la costruzione dell’identità sessuale, del benessere fisico psicologico e relazionale, del rapporto con se stessi e con l’altro. Essa è qualcosa di molto più ampio del “comportamento sessuale”, al quale troppo spesso viene limitata. Serve inoltre per conoscere il proprio corpo e la propria immagine corporea e, successivamente, quelli dell’altro. Rafforza la fiducia in se stessi.
Oltre all’identità e alla relazione di coppia, essa è importante nello sviluppo del bambino e dell’adolescente, in gravidanza, nel periodo pre e post-partum, nella vecchiaia; deve essere conosciuta – tutelata – gestita anche in situazioni difficili o traumatiche come può essere un conflitto di coppia, in seguito ad una separazione/divorzio o lutto del partner, in caso di abuso o aborto, durante malattie o menomazioni, dopo interventi chirurgici o farmacologici.
Perché rivolgersi allo psicologo
Difficoltà della sfera sessuale, affettiva e relazionale possono creare rabbia, dolore, paura, vergogna. Queste emozioni, se non sono passeggere e se scaturiscono da problematiche non ben gestite dall’individuo, possono compromettere significativamente l’equilibrio emotivo e psicologico del soggetto, bloccandolo nella situazione di disagio. Richiedere l’aiuto di un professionista può essere l’occasione migliore che ci si regala per recuperare un piacevole rapporto con se stessi e con il partner. Particolarmente delicate sono le fasi evolutive di passaggio e strutturazione della personalità (infanzia, adolescenza, primi rapporti sessuali, vecchiaia) e quelle traumatiche, durante le quali l’aiuto dello psicologo può essere basilare. Egli è inoltre una figura chiave nella prevenzione ed educazione sessuale.
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– CONSULENZA SESSUOLOGICA INDIVIDUALE o DI COPPIA
– SOSTEGNO PSICOLOGICO INDIVIDUALE o DI COPPIA nei conflitti di coppia, in caso di tradimento, durante/dopo la separazione, prima o durante la gravidanza, nel post-partum, in caso di aborto
– SOSTEGNO e SUPPORTO PSICOLOGICO INDIVIDUALE nella strutturazione della propria identità sessuale
– INCONTRI FORMATIVI e INFORMATIVI DI EDUCAZIONE SESSUALE
DSA
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia, misto) sono disturbi (non malattie!) non curabili ma con i quali si deve imparare a convivere tutta la vita, acquisendo strategie mirate. Tali disturbi sono specifici, ossia riguardano una competenza precisa (lettura, scrittura, calcolo appunto) e non l’intelligenza intesa in senso generale. I DSA minano le competenze strumentali e la capacità di automatizzazione. Essi hanno un notevole impatto nella vita del soggetto, compromettono l’andamento scolastico, creano rifiuto verso l’abilità specifica compromessa, alimentano ansia sociale e intaccano l’autostima o la fiducia in se stesso.
Perché rivolgersi allo psicologo
È fondamentale che il bambino o l’adolescente con DSA abbia fiducia in se stesso e nelle proprie capacità. L’aiuto dello psicologo può migliorare la qualità di vita del bambino/adolescente prima di tutto e, di conseguenza, della famiglia intera. Il professionista dovrebbe poter intervenire quanto prima possibile e con un percorso individualizzato. Egli aiuta il bambino/adolescente nella gestione delle difficoltà emotive e comportamentali che il disturbo specifico dell’apprendimento comporta e sostiene gli educatori nel favorire una didattica inclusiva a scuola.
Si lavora, sul e con il bambino o sul nucleo familiare – a seconda della difficoltà mostrata – per trovare insieme o riscoprire strategie necessarie al benessere psicologico.
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– SOSTEGNO PSICOLOGICO al bambino o all’adolescente con DSA per la gestione dello stato ansioso/di insicurezza/di paura; per la scoperta, abilitazione e/o riabilitazione delle risorse personali; per l’acquisizione di strategie per far fronte alle difficoltà conseguenti
– SOSTEGNO SCOLASTICO in affiancamento e collaborazione ai docenti per l’integrazione scolastica dell’alunno con DSA; in classe/a domicilio nei confronti dell’alunno per interventi di sostegno ed insegnamento di strategie
– CONSULENZA PSICOLOGICA a genitori o insegnanti di bambini e adolescenti con DSA
– PERCORSI MOTIVAZIONALI e DI ACCETTAZIONE della difficoltà specifica
– INCONTRI INFORMATIVI e FORMATIVI sui disturbi specifici dell’apprendimento e loro gestione (per famiglie, educatori, formatori, insegnanti)
Genitorialità
Diventare genitori comporta anche l’assunzione di responsabilità, ridefinizione degli stili di vita e di coppia, sapersi prendere cura dei figli sia dal punto di vista affettivo che normativo.
La genitorialità coinvolge sia aspetti individuali che riguardano l’assunzione e l’esercizio, da pare dell’adulto, del ruolo di genitore (aspettative e idealizzazioni che non sempre corrispondono a realtà), sia aspetti di coppia e relazionali (con il partner e con i figli). Questi fattori personali, emotivi, cognitivi, psicologici e relazionali si intrecciano e si modificano continuamente lungo l’intero arco di vita, influenzati dagli eventi. Ciò comporta la necessità di essere capaci di modificare e adattare, di tanto in tanto, il proprio stile educativo e la visione di se stessi nel ruolo di genitore.
Perché rivolgersi allo psicologo
Per favorire il benessere individuale, per tutelare e rendere il più sana e serena possibile la crescita dei figli, per far vivere all’adulto – nel migliore dei modi – il suo ruolo di genitore. Il professionista va a rafforzare tutte le risorse che l’individuo o la coppia possiede ma che vengono sottovalutate o non utilizzate a causa della fase stressante che sta vivendo.
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– SOSTEGNO PSICOLOGICO INDIVIDUALE o DI COPPIA per neo-genitori, per gestire dinamiche
specifiche che possono insorgere in famiglia (gelosia per fratellino/sorellina, ansie da separazione, masturbazione infantile, crisi adolescenziali)
– CONSULENZA e SOSTEGNO PSICOLOGICO INDIVIDUALE o DI COPPIA per genitori di figli con DSA, difficoltà varie/patologie/sindromi, affetti da malattie degenerative
– INTERVENTI PSICOEDUCATIVI rivolti a sostenere o migliorare il ruolo di genitore
– INCONTRI FORMATIVI e INFORMATIVI
Problematiche Fase Adolescenziale
La preadolescenza (9/11 anni) e l’adolescenza (11/16 anni) sono fasi di sviluppo e di transizione importanti quanto delicate; sono altresì fasi di cambiamento e costruzione di sé. E’ in questo momento che avvengono: le maggiori trasformazioni nel proprio corpo che possono causare incertezze e turbamenti, modificazioni del modo di pensare e delle strategie cognitive utilizzate. Cambiano inoltre i valori di riferimento e si costruisce la propria identità, elemento centrale e fondamentale del cambiamento in questa fase. Aumentano i bisogni che non sono più quelli di un bambino ma di un ragazzo che cerca risposte a domande nuove.
Di conseguenza, anche l’intero assetto familiare si trasforma e la relazione genitori-figli è la prima a doversi adattare al cambiamento. Discussioni, incomprensioni e conflitti sono tipici di questa fase. Il processo di separazione-individuazione coinvolge entrambe le parti: l’adolescente, in primis, che cerca autonomia ma anche i genitori che devono accettare e aiutarlo nel suo processo di emancipazione.
Perché rivolgersi allo psicologo
Per sostenere ed aiutare l’adolescente nell’affrontare le criticità tipiche del passaggio alla vita adulta, aiutandolo nel processo di autonomia, affermazione di sé, assunzione di responsabilità e costruzione della propria identità. Può capitare che anche gli adulti abbiano bisogno di sostegno per affrontare e sostenere in maniera efficace i cambiamenti relazionali con i propri figli.
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– SOSTEGNO PSICOLOGICO INDIVIDUALE per l’adolescente: nel passaggio alla vita adulta; nel momento del cambiamento fisico; nella scoperta e definizione dell’identità sessuale; nella scoperta, abilitazione e/o riabilitazione delle risorse personali
– SOSTEGNO PSICOLOGICO INDIVIDUALE mirato al benessere e alla crescita personale
– SOSTEGNO PSICOLOGICO per le difficoltà emotiva e relazionali (coppia, famiglia, amicizia, compagni di scuola/attività varie)
– SOSTEGNO PSICOLOGICO INDIVIDUALE o DI COPPIA per neo-genitori: per gestire dinamiche specifiche che possono insorgere in questa fase dello sviluppo
– CONSULENZA e SOSTEGNO PSICOLOGICO in casi di bullismo
– PERCORSI MOTIVAZIONALI e DI ACCETTAZIONE DI SÉ
– INTERVENTI ed INCONTRI DI EDUCAZIONE SESSUALE
– INCONTRI
Ansia
L’ansia normale o fisiologica è una condizione di agitazione generalizzata ma gestibile. Funge da “campanello di allarme” (di cui siamo dotati sin dalla nascita) e permette di attivarci nel momento in cui uno stimolo reale ci minaccia. Essa ci permette di mettere in atto i comportamenti utili all’adattamento.
L’ansia patologica è invece caratterizzata da uno stato di tensione e angoscia ingestibile, incontrollabile, eccessivo, persistente che porta ad una iperattivazione del sistema nervoso. Di conseguenza, possono insorgere ulteriori problematiche come: irritabilità, oscillazioni dell’umore, respirazione accelerata, vampate di calore o di freddo, scompensi a livello cardiaco, fastidi gastrointestinali, tensione muscolare, spossatezza, disturbi del sonno e dell’alimentazione, disturbi della memoria e dell’apprendimento, disturbi della sfera sessuale.
Perché rivolgersi allo psicologo
Per far in modo che l’ansia normale non diventi patologica, persistente e limitante tanto da compromettere la qualità vita e le relazioni e non porti a disfunzioni o disturbi.
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– SOSTEGNO PSICOLOGICO INDIVIDUALE per la gestione dello stato ansioso; per la scoperta, abilitazione e/o riabilitazione delle risorse personali; per l’acquisizione di strategie per far fronte all’agitazione
– SOSTEGNO PSICOLOGICO per le difficoltà emotive e relazionali conseguenti
– ASSISTENZA A DOMICILIO (intervento psicologico presso l’abitazione del paziente che si trova in situazione di fragilità, di non autosufficienza parziale o totale, di impossibilità a spostarsi dovuta all’ansia)
Stress
Lo stress è la risposta psicofisica che l’organismo dà a certe stimolazioni che percepisce come eccessive e che sono provenienti dall’ambiente esterno o interno. Esso può essere provocato da stimoli: fisici (parto, incidente, trasloco, terremoto), psicosociali (matrimonio, assunzione), cognitivi (laurea, esame di stato) o emotivi (lutto, separazione, licenziamento, diagnosi infausta).
Se non si gestisce lo stress, possono insorgere alcuni disturbi: d’ansia, psicosomatici, dell’umore, della sfera sessuale e relazionale, dell’alimentazione, del sonno, post-traumatico e acuto da stress.
Perché rivolgersi allo psicologo
Per essere aiutati nel cercare e mettere in atto comportamenti (strategie di coping) necessari a fronteggiare la situazione difficile e ad evitare l’insorgenza di disturbi psicologici e ridurre al minimo le conseguenze negative che lo stress può provocare sul corpo e sulla psiche
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– CONSULENZA PSICOLOGICA INDIVIDUALE per la gestione dello stress; per l’identificazione di strategie utili a farne fronte
– SOSTEGNO PSICOLOGICO per le difficoltà emotive e relazionali conseguenti; per la scoperta, abilitazione e/o riabilitazione delle risorse personali
Burnout
“Burnout” è una parola inglese e significa “bruciarsi”. Oggi questa parola viene utilizzata per definire la sindrome da esaurimento emotivo e cognitivo. E’ un’esperienza individuale di forte stress che può essere compresa solo all’interno del contesto relazionale in cui l’attività lavorativa si svolge. Il burnout può essere provocato: dall’inserimento in gruppo di colleghi che portano al confronto continuo e ad uno stato di tensione prolungata, dalle difficoltà di gestione delle relazioni con sottoposti o superiori; dalle scelte importanti di cambiamenti professionali.
Ne conseguono: malessere generale, stati di ansia, depressione, mancanza di volontà a recarsi al lavoro, apatia, disturbi del sonno, sessuali, dell’alimentazione, ricadute sull’autostima. Tutto questo può avere effetti anche nella vita coniugale e familiare o può portare all’uso incontrollato di alcol/sostanze attivanti/farmaci.
Gli operatori maggiormente a rischio di ‘esaurimento emotivo e cognitivo’, sono quelli socioassistenziali dal momento che sono in continuo contatto con l’utenza. Anche lavorare 8/10 ore al giorno in una grande azienda dove il senso di comunità lavorativo è messo seriamente in difficoltà, favorisce l’insorgenza di questo stress.
Perché rivolgersi allo psicologo
Il professionista interviene aiutando la persona a comprendere le ragioni del disagio, identificando con lui le strategie necessarie alla risoluzione del problema, prima che possa essere compromessa la qualità della vita e non insorgano disfunzioni o disturbi. Lo psicologo, in una realtà come un’azienda o una struttura ospedaliera, può intervenire ed insegnare strategie per recuperare il senso di comunità, ricreando sinergia di gruppo e facendo sentire meno isolato il singolo lavoratore.
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– CONSULENZA PSICOLOGICA INDIVIDUALE per la gestione dello stress e per l’identificazione di strategie utili per fare fronte ad esso
– SOSTEGNO PSICOLOGICO per le difficoltà emotive e relazionali sul luogo di lavoro; per la scoperta, abilitazione e/o riabilitazione delle risorse personali
– INCONTRI FORMATIVI ED INFORMATIVI, in strutture/aziende, sulla sindrome da burnout e sui fattori scatenanti nell’ambiente di lavoro
Eventi Traumatici
Un trauma è un evento estremamente intenso vissuto con sentimenti di terrore, impotenza e orrore. Esso può condizionare, nel breve o lungo termine, l’esistenza e i pensieri di coloro che lo vivono. Il trauma porta con sé dolore psicologico. Quest’ultimo è la risposta, naturale e diversa da persona a persona, che si dà ad una qualsiasi ferita emotiva. Superare un dolore psicologico richiede tempo e un grande sforzo personale. Non affrontare i problemi, non significa risolverli.
Perché rivolgersi allo psicologo
I dolori, in particolare quelli psicologici, se ignorati possono invadere la mente e fare più male della causa stessa che li ha provocati. Potrebbero arrivare a rendere impossibile la quotidianità, minando la salute fisica mentale e relazionale. Se non si riesce a gestire tale forte disagio, esso può diventare patologico ed incistarsi nella vita di una persona. Richiedere l’aiuto di un professionista può essere necessario e ideale per la salute psicologica individuale.
Contattandomi sarà possibile richiedere:
– SUPPORTO PSICOLOGICO ALLE PERSONE che vivono un evento traumatico
– SUPPORTO PSICOLOGICO AI FAMILIARI delle persone che vivono un evento traumatico
– CONSULENZA PSICOLOGICA per la gestione dello stress conseguente e per l’identificazione di strategie per gestire ed elaborare l’evento traumatico
– SOSTEGNO PSICOLOGICO per la scoperta, abilitazione e/o riabilitazione delle risorse personali; per l’acquisizione di strategie; per far fronte alle difficoltà emerse in seguito all’evento traumatico
– PERCORSI MOTIVAZIONALI e DI ACCETTAZIONE di sé e del cambiamento