In generale
Parto con il ricordare una cosa importante.
LO PSICOLOGO LAVORA: con chi sta bene (sì, hai letto giusto! Non è corretto pensare che ci si possa rivolgere a lui solo in caso di bisogno) e con chi soffre.
Con chi vuole migliorarsi, vive un momento di difficoltà, ha un disagio o un disturbo conclamato, ha una psicopatologia.
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LO PSICOLOGO ACCOMPAGNA
Cammina al fianco e non si sostituisce al paziente nel suo percorso di benessere.
Quindi il professionista non dà consigli, non dice che cosa si deve fare, non decide al posto del paziente nè influenza il suo pensiero. Lo Psicologo favorisce la consapevolezza, aiuta a comprendere, rivedere e rielaborare i fatti riportati dalla persona offrendo una nuova prospettiva e prendendo autonomamente le proprie decisioni.
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LO PSICOLOGO ASCOLTA ed ESPLORA
L’ascolto psicologico non è solo un sentire “il problema” ma è un vero e proprio vedere ed accogliere la persona, nella sua globalità, che porta anche un problema. Ascoltarla significa esplorare ciò che la persona è, i suoi pensieri e le sue emozioni. Ascolta anche il silenzio del paziente.
Il “viaggio” fatto con il paziente può attraversare una parte di sofferenza ma permette anche di liberare e liberarsi. Infatti, paziente e professionista, possono parlare apertamente e nominare tutto, anche ciò che fino a quel momento si è cercato di nascondere o non si è sondato e che limitava.
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LO PSICOLOGO FA CONSULENZA e OFFRE SOSTEGNO
Supporta in maniera mirata e personalizzata il paziente nel mantenimento o ricostruzione del suo benessere, definisce il problema portato e il trattamento da attuare, motiva, garantisce continuità e contenimento emotivo. Consulenza e sostegno sono interventi che si basano sulla relazione terapeutica che si instaura tra professionista e persona che si rivolge a lui; hanno l’obiettivo di migliorare la qualità di vita e mantenere o costruire con il paziente strategie ed equilibri adattivi a tutte le situazioni (di salute e di malattia) che si trova a vivere.
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Come svolge tutto questo?
Attraverso attività differenti che, la Legge 56/89 che riconosce legalmente la figura dello Psicologo, riporta all’art. 1:
“La professione di Psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la PREVENZIONE, la PROMOZIONE della salute, la DIAGNOSI, gli interventi di PSICOEDUCAZIONE, le attività di ABILITAZIONE-RIABILITAZIONE e di SOSTEGNO in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di SPERIMENTAZIONE, RICERCA e DIDATTICA in tale ambito.”
Vediamo una attività alla volta.
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LO PSICOLOGO SI OCCUPA DI PREVENZIONE
Ricordo che la prevenzione è l’azione diretta a tutelare e a cercare di impedire il verificarsi o il diffondersi di qualcosa di dannoso.
Quindi lo Psicologo valuta ed interviene sui fattori di rischio e cerca di anticipare possibili condotte pericolose, agendo così ancor prima che si instaurino nella persona o nel gruppo.
Es: previene lo sviluppo di una malattia organica o di una dipendenza da sostanze.
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LO PSICOLOGO FA PROMOZIONE della Salute
La Promozione è strettamente connessa alla prevenzione. Egli agisce CON il paziente per migliorare la consapevolezza, la motivazione e le risorse di quest’ultimo in modo da favorire in lui un cambiamento, mentale e comportamentale a tutela della sua Salute.
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LO PSICOLOGO ATTIVA INTERVENTI DI PSICOEDUCAZIONE
Questi, a loro volta, sono connessi alla Promozione. Il professionista sensibilizza ed educa la persona (di qualsiasi età), il gruppo, l’istituzione o una specifica popolazione in modo che possa accedere ad una serie di informazioni per comprendere meglio il suo vissuto o per gestire il proprio disturbo.
Es: webinar per insegnanti sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento oppure laboratori a scuola sull’educazione emotiva o sulle abilità psicosociali.
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LO PSICOLOGO PUO’ FARE DIAGNOSI
La diagnosi psicologica è un processo attivo di raccolta, analisi ed integrazione delle informazioni.
Consiste nell’indagine, la valutazione e la comprensione degli aspetti comportamentali, emotivi e cognitivi della persona che ne fa richiesta o che gli viene inviata. Il professionista elabora la diagnosi avvalendosi dei modelli teorici di riferimento e dei suoi strumenti.
La diagnosi va continuamente rivista e riadattata durante tutto il percorso terapeutico. Essa è essenziale per creare un intervento personalizzato ed utile al paziente.
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LO PSICOLOGO UTILIZZA METODOLOGIE e STRUMENTI SPECIFICI
Gli strumenti principali di questo professionista sono l’osservazione e il colloquio. Essendo la Psicologia una scienza può avvalersi anche di strumenti di misurazione specifici quali test, questionari e scale.
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LO PSICOLOGO COMPIE ATTIVITA’ DI ABILITAZIONE-RIABILITAZIONE
Permette di acquisire, potenziare e/o riattivare le risorse di chi si rivolge a lui in modo da permettergli di affrontare, in modo positivo ed adattivo, le richieste e le sfide che la vita gli propone.
Il professionista pertanto propone interventi nel caso in cui alcune abilità possedute dal paziente siano state compromesse oppure non si siano sviluppate in modo adeguato e funzionale all’età.
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LO PSICOLOGO PUO’ FARE SPERIMENTAZIONE e RICERCA
Applica il metodo sperimentale osservando i fenomeni psichici e i comportamenti da essi derivanti attuando procedure strutturate. Il professionista può condurre ricerche in equipe (ad es. esaminando le funzioni di base del cervello negli anziani) oppure in laboratorio o sul campo (es. nelle scuole). La maggior parte degli psicologi sperimentali lavorano in ambito universitario o in istituti privati.
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LO PSICOLOGO PUO’ dedicarsi alla DIDATTICA
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Silvia Mimmotti, Psicologa